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Abilità psicologiche
Decisione ed emozione
Ingredienti neurocognitivi
Metodo di allenamento
L’allenamento delle abilità psicologiche è un sistema di allenamento specifico e, come ogni programma di allenamento, presenta una metodologia con obiettivi che deve essere integrata all’interno della programmazione e che permette di individuare i contenuti, i tempi e le modalità di intervento necessarie allo sviluppo dei fattori cognitivi ed emotivi.
Allenare tenendo conto dei principi neuroscientifici dell’apprendimento significa generare curiosità per catturare l’attenzione, creare contesti piacevoli, divertenti, dove gioia e gioco siano continuamente presenti, insegnare in modo esperienziale, dove gli atleti possono mettere in pratica ciò che si apprende quotidianamente, in contesti reali, senza paura di sbagliare.
La seduta di allenamento, infatti, deve portare a migliorare le competenze dell’atleta. La chiave sono i processi interni che si manifestano nell’atleta quando è sottoposto a un ambiente di pratica che lo invita ad impegnarsi attivamente, a prendere decisioni, a confrontarsi e a collaborare.
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allenamento
Modello di intervento
Il migliore allenamento è quello che riesce a riprodurre fedelmente una situazione nella quale il giocatore riesce a ottimizzare certi meccanismi, da lui accettati e riconosciuti importanti per aiutarlo a risolvere quella situazione proposta
L’allenamento delle abilità psicologiche è fortemente associato al concetto di specificità e alla trasferibilità allenamento-competizione.
Quindi, nei contenuti quotidiani di allenamento, se vogliamo aumentare il grado d’efficacia nella competizione, dovremo inserire proposte rivolte a fortificare i meccanismi psicologici.
preparazione psicologica
Uno degli aspetti centrali della formazione dell’atleta è, indubbiamente, la preparazione psicologica, che per Martens (1991) è un allenamento delle abilità psicologiche con l’obiettivo di aiutare l’atleta a migliorare le sue capacità di rendimento, utilizzabili e generalizzabili nella vita quotidiana.
La preparazione psicologica, quindi, può essere definita come un processo di potenziamento delle abilità psicologiche del giocatore necessarie alla prestazione, ma orientato anche allo sviluppo delle risorse personali e diviene quindi parte costitutiva della preparazione globale dell’atleta, un elemento che interagisce con la preparazione tecnica, tattica e fisica e che, insieme, costituisce l’allenamento.
Partendo dalla considerazione che il rendimento sportivo è multifattoriale, determinato da fattori controllabili (aspetti tecnici, tattici, atletici e psicologici) e da fattori incontrollabili (direttore di gara e gli avversari), il lavoro di preparazione psicologica consiste nel formare l’atleta a ottimizzare il rendimento rispetto a ciò che può, in larga misura, dipendere dalla sua prestazione e insegnarli a fronteggiare i fattori esterni sui quali non è possibile esercitare un controllo diretto.
la metodologia di allenamento
L’allenamento delle abilità psicologiche è, infatti, un sistema di allenamento specifico e, come ogni programma di allenamento, presenta una metodologia con obiettivi che deve essere integrata all’interno della programmazione e che permette di individuare i contenuti, i tempi e le modalità di intervento necessarie allo sviluppo dei fattori cognitivi ed emotivi.
La metodologia di allenamento delle abilità psicologiche è quindi organizzata da:
- Selezione delle abilità psicologiche: individuare COSA sia necessario allenare per migliorare il rendimento degli atleti.
- Creazione di esercitazioni d’allenamento: individuare COME allenare, in campo e nello spogliatoio, le abilità mentali per ottimizzare il rendimento del giocatore.
- Pianificazione: individuare QUANDO sia preferibile intervenire, durante la stagione, per ottimizzare i carichi dell’allenamento mentale.
In conclusione
Staff tecnico e giocatori creano, quindi, un sistema di apprendimento nel quale l’allenatore gestisce le attività della seduta, si adatta alle risposte dei giocatori e organizza il lavoro proponendo esercitazioni con vincoli che stimolino il giocatore a risolvere la complessità del gioco.
La sfida attuale della psicologia sportiva consiste nel ragionare in una prospettiva sistemica sulla complessità della relazione giocatore-ambiente-richieste del compito, per poter costruire strumenti d’intervento utili all’allenamento e alla competizione.
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